Stato MutazioneCominciano a spaccarsi le ossa. Una ad una. Le sentirebbe queste fratturarsi, frantumarsi scomporsi in mille pezzi facendogli così male da spezzargli il fiato. Le cellule impazzite cercano posto in quello scompiglio ma nel ricomporsi il naso non avrà cartilagine rimanendo duro come un ramo di un tronco e storto verso destra. Gli zigomi si sfracellano per farsi così alti da spingersi fino quasi all'altezza degli occhi, impedendogli di vedere in basso oltre a quelle e il mento... Beh, quello crescerà fin troppo lasciando il labbro superiore ritratto e facendo sporgere i denti dell'arcata inferiore. Non diminuisce il dolore, lacerandolo e distruggendo il volto così perfetto del Mezzodemone e all'improvviso il marchio tace. La fortuna oggi non sembra aver aiutato il giovane Mezzodemone, che ora storpio, come il mostro in un castello che nessuno vuol baciare. cantato dai bardi: una Bestia. Sarà stato forse troppo frettoloso nel richiamar a sè la Discrepanza? Non ha visualizzato a dovere l'immagine del vichingo? o ha solo bisogno di tempo per prendere confidenza con l'abilità scoperta da poco? Non demordere e continua a provare Tarnag, figlio di Vorus]
RaegarImmobile, come gli è stato spiegato e cullato dall'acquazzone che si riversa con violenza sulla Laguna, riesce nell'intento di dettar ordini alle proprie cellule. Cellule che risponderanno prontamente e con una foga degna della natura abominevole del Mezzodemone. Capelli e barba tornano ad allungarsi come richiesto andando a ricoprirlo di una peluria scura e fitta. Gli occhi cambiano pigmentazione passando dall'azzurro al castano senza bruciare, stavolta. E' il volto che le cellule andranno a modificare per prime visto l'attenzione che Tarnag par porre su quello. Il mento si allarga squadrando le mascelle e rendendole più massicce e virili, gli zigomi si alzano e si ingrandiscono grazie al tessuto osseo che invece di frantumarsi ora si allarga e allunga più sensatamente. Gli occhi grandi e allungati del Mezzosangue, si fanno più tondi risistemando le orbite e la testa leggermente più pesante. Fortuna che non ha dimenticato di pensar di ingrossar anche i muscoli del collo che reggono il capo. Si gonfiano e si pompano, come quelli delle braccia e del petto che ora assume una conformazione più ampia. Il dolore comincia proprio da lì. La cassa toracica allargandosi par pugnalarlo dall'interno e i muscoli bruciano facendogli perder forza nelle braccia e nelle gambe che si fanno più robuste. La voglia è quella di accasciarsi in terra. La carnagione però, rimane intatta. Quella di Tarnag: pallida e anemica e il marchio, all'arrestarsi delle cellule, si placa tornando dormiente.